TURANDOT
https://www.youtube.com/watch?v=92klTZYA9CA
https://www.youtube.com/watch?v=xhSid3lsGQs
giovedì 15 marzo 2018
TURANDOT TEATRO REGIO TORINO
lunedì 5 marzo 2018
PARMA DANZA 2018 CARTELLONE
PARTNER & SPONSOR STAGIONE 2017-2018
Stagione 2018, lunedì 1 gennaio 2018
Il Teatro Regio di Parma ringrazia chi crede nella cultura e nelle bellezza.
PROJECT POLUNIN - SATORI
PARMADANZA | Teatro Regio di Parma, sabato 3 febbraio 2018
Sergei Polunin interprete e coreografo in uno spettacolo che abbina percezioni inconsuete con il carisma artistico di David Lachapelle.
COMPAGNIA JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA - BELLA ADDORMENTATA
PARMADANZA | Teatro Regio di Parma, da venerdì 23 febbraio 2018 a sabato 24 febbraio 2018
Nelle strade frenetiche di una metropoli qualsiasi, dove tutti sono sempre di corsa cercando un sogno che non vedono, un risveglio.
ELEONORA ABBAGNATO - CARMEN
PARMADANZA | Teatro Regio di Parma, da sabato 7 aprile 2018 a domenica 8 aprile 2018
Una Carmen sicura, calda, mediterranea nell'interpretazione dell'étoile dell’Opéra National de Paris e direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
COMPLEXIONS CONTEMPORARY BALLET
PARMADANZA | Teatro Regio di Parma, giovedì 10 maggio 2018
Al Regio una compagnia icona della danza contemporanea, "microcosmo dei migliori talenti della danza americana" secondo il New York Times.
BALLETTO DI MILANO - CENERENTOLA
PARMADANZA | Teatro Regio di Parma, da giovedì 24 maggio 2018 a venerdì 25 maggio 2018
Ironica e cinematografica: il Balletto di Milano porta l'antica favola in un frizzante immaginario da Italia del secondo dopoguerra.
BALLETTO DI MILANO - IL LAGO DEI CIGNI
PARMADANZA | Teatro Regio di Parma, venerdì 25 maggio 2018
Una delle compagnie di maggior prestigio in Italia nella nuova interpretazione del balletto per eccellenza.
EVOLUTION DANCE THEATER - NIGHT GARDEN
PARMADANZA | Teatro Regio di Parma, venerdì 8 giugno 2018
Uno spettacolo sognante e acrobatico, la vita notturna e segreta della natura fatta di forme fluttuanti e luci fluorescenti.
venerdì 2 marzo 2018
LA BELLA ADDORMENTATA COMPAGNIA JUNIOR DEL BALLETTO DI TOSCANA
La Bella Addormentata doveva andare in scena a Parma Danza 2018 ma della principessa delle favole non c'era alcuna traccia se non nel sottofondo musicale di Chaijcovsky che veniva alternata a brani moderni.
Perchè mai un autore si permette di mancare di rispetto a un'opera stravolgendola e rivoltandola come un guanto da renderla irriconoscibile?
E' come se uno mettesse i baffi alla Gioconda per correggerla e innovarla che comunque verrebbe subito arrestato per atto vandalico.
“Io non ci sto” ha detto Armani vs. Gucci dopo che questi ha sfilato a Milano con le modelle in sala operatoria con il calco della loro testa in mano (effetto speciale artigianale di Cinecittà). Questa creatività al massacro è lo specchio della nostra società o solo un tentativo di illusionismo estremo alla testa di braccio come una sorta di mente fra le nuvole e braccia rubate all'agricoltura?
Tante domande che ci assillavano anche con questa Bella Addormentata che comunque ha tenuto vigile la platea perchè il corpo di ballo Compagnia Junior Balletto di Toscana, è di scuola eccellente, anche se la coreografia costumi e scene non hanno convinto per niente a supportare una trama incomprensibile perchè una favola classica è stata tradotta in balletto hip hop metropolitano con accenni di Brak-dance per le movenze a scatti come quelle dei robots, sublimata esaltata da Miachael Jackson.
Altra domanda: perchè una brava coreografa non si lancia in un'opera tutta sua mettendo in scena un saggio in ensamble che segua un filo conduttore originale e recepibile?
Così facendo con la Bella Addormentata si è penalizzato l'ensemble che meritava di essere compreso nelle performances in assolo in coppia o in gruppo senza indurre il pubblico a fare uno sforzo di immaginazione per individuare i personaggi dell'opera di Chaijcovsky. Per esempio il maggiordomo e quel trio di servette evocavano forse le fatine, ma perchè scuilettavano se erano in procinto di portare (o servire) doni alla principessa Aurora?
Servitori e nobili si confondevano democraticamente fra loro mentre il principe-poeta non si rivelava tale quando duettava con la protagonista perchè la rivelazione era il Carabossi (strega malefica) in alter ego al maschile che rimanendo in mutande metteva in evidenzia un fisico scolpito e scultoreo rubando la scena a tutti, Bella Addormentata inclusa.
La mia visione da ignorante è questa perchè non ero preparata non avendo studiato la pagina illustrativa nella quale con il senno di poi ho finalmente recepito che si rappresentava una storia metropolitana immaginata da un “poeta” chiuso in una stanza dove faceva volare la sua fantasia su un ideale di amore puro incarnato da Aurora dandomi alla fine una conferma nel trasformare in certezza la mia intuizione che la Bella Addormentata è tutta un'altra storia alla quale sono state rubate musica e titolo per far da richiamo come articolo civetta proposto in una sorta di assemblaggio in collage di balletto hip-hop-pop-art.
Ma Andy Warhol, maestro di tale arte, aveva avuto il pregio di rispettare le forme del soggetto innovato e corretto per cui ci semra più giusto un parallelo con un'opera astratta alla Picasso ad effetto balletto in fiera in una sorta di accozzaglia di modernariato per amatori di un genere antiquato di nicchia attualizzato con l'ispirazione di video-clips, erchè il balletto contemporaneo d'avanguardia è tutta un'altra storia: Alvin Alley American Dance Teather o Ather Balletto insegnano.
La direzione artistica è di Cristina Bozzolini mentre la drammaturgia e coreografia sono di Diego Tortelli con i protagonisti Matilde Di Ciolo nel rulo di Aurora Roberto Doveri in quello del Poeta, Veronica Galdo “la fidanzata”(!?) Carabosse Martino Biagi (wow!)
Comunque “vada” è andato e tanti applausi come al solito scroscianti a tutti quanti indistintamente wow wow wow. Mah!
QUESTI FANTASMI di Eduardo De Filippo
Eduardo De Filippo è un grande autore che ha ispirato attori e registi di fama internazionale come Laurence Olivier e Franco Zeffirelli del teatro e del cinema dove veniva tradotto da Filumena Marturano in Matrimonio all'Italiana.
Io ho avuto l'onore di “conoscerlo” tramite la Tv ai tempi in cui si riservava la prima serata al Teatro che n egli anni 60 aveva molto riscontro tra le masse per poi “ridursi” a una fascia di élite rappresentata da studenti e docenti anche perchè è diventato, con tutte le innovazioni e rivisitazioni, troppo cerebrale e metaforico incomprensibile ad un pubblico ormai assuefatto alle fiction Tv che saranno pure di semplice scrittura ma comunque di grande spettacolarità.
Anche Eduardo De Filippo a me da bambina risultava incomprensibile per la sua “parlata napoletana” circoscritta al territorio che Totò allora aveva sdoganato in tanti film con Peppino (fratello di De Filippo) mantenendo solo l'accento, però capivo l'importanza del personaggio e la sua grandezza dalle ovazioni del pubblico che non erano dettate dall'applausometro ma scaturite spontaneamente da sincera ammirazione dalla platea del teatro.
In questa stagione della Fondazione Teatro Due Eduardo De Filippo è stato riproposto dopo il grande successo dell'anno scorso, ripetuto puntualmente anche con Questi Fantasmi in scena il 18 e 19 febbraio 201 facendo il tutto esaurito con tante presenze in sala di Napoletani residenti che hanno condiviso i consensi di tutto il pubblico per la commedia tragi-comica allestita dalla Compagnia di Teatro Luca Di Filippo oggi diretta dalla vedova Carolina Rosi (anche interprete nel ruolo di moglie adultera) con la regia di Marco Tullio Giordana.
Fra tutti spicca il protagonista anziano Gianfelice Imparato nel ruolo di Pasquale Lojacono molto simile nella mimica al vecchio maestro Eduardo distinguendosi con un monologo al balcone dove dà lezione per fare un buon caffé con la moka. Caffè napoletano, il migliore in tutto il mondo.
https://www.youtube.com/watch?v=cOBMewfqnus
La casa in questione ha la sinistra fama di essere infestata dai fantasmi per cui viene affittata a quel Pasquale Lojacono che di mestiere metteva in pratica l'arte di arranggiarsi senza riuscire a concludere nulla, per cui trovandosi in ristrettezze si era deciso ad “aprire quella porta”.
Fra equivoci e colpi di scena dove si appare sotto mentite spoglie di fantasmi per coprire adulteri (l'amante, Massimo De Matteo, con la moglie del protagonista), colpi di mano lesta (quella del portiere, Andre Cioffi) o per mettersi in pace con la coscienza di fronte a soldi, mobili e gioielli che appaiono per mano del portafogli dell'amante il quale ovviamente non esiste perchè fantasma.
I personaggi femminili si interscambiano i cliché: quella della moglie-puttana che alla fine appare come santa e quella della moglie-santa che in sostanza è un'arpia senza alcuna stima di sé e incaapce di crescere i figli destinati a diventare bamboccioni.
Il tutto è rappresentato con un'interpretazione di grande dignità a nobilitare storie di ordinaria e misera quotidianità in un mix che ricorda lo stile del principe De Curtis in arte Totò nel film Miseria e Nobiltà.
La commedia è in 3 atti con scene e luci di Gianni Carluccio Costumi Francesca Livia Sartori Musiche Andrea Farri. La scenografia è di tipo tradizionale con un interno (l'ingresso) e due balconi sui quali si affaccia il protagonista per dialogare con un vicino “professore” che non si vede ma, come una sorta di Grande Fratello, è sempre vigile limitando la libertà di movimento anche nella propria casa.
La commedia infatti è molto attuale anticipando di decenni il mondo contemporanea dove ormai siamo spiati tutti quanti attraverso telecamere sulle strade o effetti speciali tecnologici “nascosti” nei mezzi di comunicazione che sono in grado di raccogliere dati anche privati di tutti.
Tanti applausi e felicità così come si chiudevano gli spettacoli fino a qualche decennio fa, secondo tradizione.
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