martedì 3 dicembre 2013

ROBERTO BOLLE THE PRINCE


Il ruolo del principe d’eccellenza è sempre affidato a lui, il più bello e possente erede del grande Rudolf Nureyev, Roberto Bolle.
Principe Sigfrido nel Lago dei Cigni di Cajkovskij rappresentato al Teatro Regio per la rassegna di Parma Danza 2006 nel mese di ottobre gremito come al solito.

 Ma Roberto Bolle ha dichiarato che il principe Sigfrido non è proprio fra i suoi preferiti, perché meno coinvolgente di altri ruoli come Giselle e l’Histoire de Manon.

E gli crediamo perché il Lago Dei Cigni è sempre  stato il cavallo di battaglia delle prime ballerine, le più celebri del mondo come la russa Galina Ulanova, l’Inglese Margot Fontayn e la nostra Carla Fracci. Le quali si sono cimentate nel doppio ruolo di Odette (cigno bianco) e Odile (cigno nero). Il più difficile nella carriera di una ballerina perché impegnata in un dualismo che comporta un notevole sforzo psicologico abbinato a una tecnica raffinata per evocare il mondo dei cigni.



Il collo, la testa, le braccia ed il busto passano via via da una posizione immobile a quella altera, piegati da un lato o curvati all’indietro.
Soprattutto le braccia debbono sembrare scosse da impercettibili fremiti o tese e ondulate, intente a riprendere il movimento del volo o di un semplice battito d’ali.
Tutti movimenti in grado di esaltare la grazia e la leggerezza tipicamente femminili.
In questa versione del “Lago dei Cigni” il ruolo di Odette-Odile è interpretato da Simona Noja étoile dell’Opera di Vienna che ha danzato nel pas de deux con sensualità delicata, dolcissima e struggente come cigno bianco, trasformandosi in modo straordinario in quello nero con sensualità sfrontata  arrogante e regale, accentuata dalla tiara di diamanti in testa, al posto delle classiche piume nere.
Davvero imperiosa, così come gli assolo, dove si è espressa in modo brillante con particolare vivacità (tipico delle ballerine dell’est) e agilità nei voli d’aria, frutto della sua formazione atletica prima di diventare ballerina classi8ca.

Qualche parola va spesa anche per i costumi che nel divertissement sono importantissimi.
In questo Lago dei Cigni del Teatro San Carlo di Napoli sono mantenuti intatti i colori caldi nei toni rosso, marrone, senape e giallo, ma peccano per troppa stilizzazione sia nei balli di corte che nel duetto spagnolo.
Molto diversi dai costumi della Scala di Milano che abbiamo potuto ammirare nelle passate edizioni con Giselle e Don Chisciotte dove il divertissement era particolarmente curato nella scenografia e ricco nei costumi impreziositi da décor e passamanerie con nastrini e pizzi che si intravedevano dalle gonne di vellutine e seta damascate, con bustier pieni di laccetti e bottoncini.
Particolari che fan la differenza. Per fortuna ci sono i tutù in tulle: tutti uguali in tutte le versioni ed in tutti teatri del mondo pronti a farci deliziare nella danza dell’ultimo atto con la raccolta dei cigni, che fanno trincea dapprima in quaterna per poi cimentarsi in un volo d’ali spiccato per proteggere invano i due amanti dal cattivo Rothbart, l’uccello di fuoco, curiosamente in look nero che ricorda quello del film “Il Corvo” con Brandon Lee.

La star del balletto, Roberto Bolle, è stata ovviamente fin dalla prima apparizione accolta da una platea in delirio, entusiasta per la bravura ma soprattutto estasiata dal suo fisico scultoreo esaltato da quei costumini in calzamaglia che nulla lasciano all’immaginazione. Attributi in primis.
E’ veramente il massimo, Roberto Bolle, nel connubio fra viso dolcissimo e fisico virile, in grado di solleticare l’eros femminile e non solo.
Infatti il pubblico è variegato: uomini e donne in adorazione per questo animale della danza, che ha fatto palpitare di passione una imperturbabile Elisabetta II quando a suo tempo l’aveva preteso in una esibizione esclusiva a Buckingham Palace.
The Queen aveva forse riconosciuto nel ballerino Roberto Bolle il principe ideale, romantico in amore, ben diverso da quello che si trova accanto, principe Filippo di Edimburgo noto per le gaffes e le corna che ha fatto a Sua Altezza la Regina d’Inghilterra.
Insomma Bolle fa impazzire le platee e chissà perché non è in Cartellone nella prossima stagione 2007 di Parma Danza. Ce ne faremo una ragione? Forse no.        



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