venerdì 29 novembre 2013

LA PRIMA VOLTA DI BOLLE A PARMA DANZA


 Rudolf Nureyev, il ballerino tartaro che l’Europa aveva adottato, le signore se lo mangiavano con gli occhi.
Magico,folle, geniale, sublime ma anche tanto carnale.
Gli occhi erano puntati tutti lì, fra il costumino a perizoma imprigionato nella calzamaglia ad effetto volume che faceva dell’aggraziato ballerino un animale da palcoscenico.
Grandissimo Nureyev, talmente grande da mettere in secondo piano “le prime ballerine” a nome Margot Fontayn e Carla Fracci.


E Roberto Bolle, ammirato nel Don Chisciotte al Teatro Regio di Parma per Parma Danza 2003 mese di Dicembre, è sicuramente il suo erede.
Un corpo perfetto, scultoreo, in una calzamaglia strizzata alla maniera di Nureyev, agile scattante e nel contempo tanto forte da sorreggere in alto nel pas de deux la Dulcinea Marta Romagna, l’étoile dalla pelle di luna, per 30 secondi con una sola mano.
Un portamento da vero principe: bello come un Dio.
Wow wow wow! Le ragazze non finivano di applaudire.
Rose e fiori sparsi dappertutto. Un Don Chisciotte entusiasmante, andante veloce con brio fino alla fine.
Costumi e scenografia in un divertissement fra fandango e boleri che erano una festa per gli occhi.
Le ballerine col tutù hanno incantato: la Scala era fra noi.
E se il teatro della Scala è l’ombelico del mondo, il Regio è il gioello che lo ricopre. Un trionfo!
Poi ci sono state tante rappresentazioni fino all'addio finale di alcuni anni fa, con il quale si è congedato per sempre dal Teatro Regio a causa di Pecunia non Ole.
Olè!. Infatti poi al Regio è sbarcato Michael Barishnicov. Mito scaccia mito!


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