giovedì 10 ottobre 2013

CARMEN? C’EST MOI

Serata danzante  a Parma Sotto le Stelle nel Cortile della Pilotta con la Compagnia di Antonio Gades in scena con un dramma infinito: quello della Carmen.
Il personaggio di Carmen ha affascinato molti autori a 360 gradi, dalla lirica al cinema ed al teatro passando per la danza, e tutto a suon di nacchere.
Te la canto e te la suono a passo di flamenco, quell’ossessivo battere di tacco fino ad arrivare al colpo secco finale, inflitto alla Carmen da Don Josè, una sorta di Pigmalione vendicativo che non vuole perdere la sua creatura.
Perché Carmen è un predatore, non una vittima, che punta dritta dove la porta il suo istinto erotico.
Un impulso violento e primordiale tale da scatenare passioni ardenti sfociate inevitabilmente in tragedia.
A raccogliere questa tesi, sviluppandola in Teatro è stato il geniale coreografo Roland Petit  perché si è ispirato ad una Carmen in versione maschietta, proponendola con i capelli corti e il corpo flessuoso e acerbo di una ragazzina, un tipo androgino impersonato da Polina Semyonova, la quale ha fatto di Carmen una ragazza di facili costumi che lavorava in una sorta di Moulin Rouge ambientato in un’atmosfera fra il Porto di Marsiglia e la Casbah di Pepèn Le Moko.
Roland Petit è scomparso proprio in questi giorni così come Antonio Gades già da tempo, due autori geniali che hanno dato a Carmen un’impronta maschia cancellata completamente nella recente Opera Lirica al Teatro della Scala con la regia di Emma Dante nel quale l’ultima Carmen in scena era tutto un trionfo di carnalità con forme extralarge e femminilità debordante.
Per non parlare della versione di Monica Guerritore che alcuni anni fa aveva recitato a Teatro in un monologo di stampo femminista esibita in giarrettiera a cavallo di una sedia come una sorta di chanteuse da cabaret, angelo azzurro fatale e crudele.
A gambe aperte in copertina, come la Gilda di antica memoria (impersonata scandalosamente al cinema dalla Guerritore con la regia di Gabriele Lavia) il suo monologo di Carmen si estendeva ad un’intervista fiume rilasciata ad noto settimanale nel quale confondeva il personaggio con la donna.
Una versione poco credibile  per una che aveva dato il nome di Maria Fragolina alla propria figlia. Suvvia…Carmen?Adesso parlo io…intitolava la Guerritore. Ehhhh! anche meno.
Insomma chi è Carmen? E’ la femme racchiusa in tutte noi nella quale purtroppo si identifica un qualche Don Josè di turno. La Carmen ? C’est moi!

     

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